L’eredità di Rutelli

C’è poco da fare. A Rutelli non basta un siparietto televisivo per recuperare i danni fatti a Roma, la città che lui dice tanto di amare. La sua eredità, infatti, è disastrosa. Sia da sindaco che da vicepremier di Prodi e ministro dei Beni culturali, Cicciobello si è distinto in una gestione a dir poco imbarazzante del potere. Altro che la cartina immaginaria di una Roma del futuro che Rutelli ha tirato fuori in diretta nazionale: quello è solamente un sogno non realizzato e i romani, non essendo stupidi, lo hanno capito perfettamente. Partiamo proprio da lì, dal famigerato anello ferroviario. Da quindici anni Rutelli promette la chiusura della cintura che circonda Roma, “vera risorsa della Capitale”. Il 3 dicembre 1993, a pochi giorni dal ballottaggio che lo farà sindaco, Rutelli annuncia ha la priorità è la “realizzazione della prima tranche dell’anello”. Nel ’95 nuove promesse per una realizzazione con Fs entro il Giubileo del 2000. Ancora nulla. Nel 2006 Veltroni fa un nuovo annuncio. Ovviamente Roma non ha ancora l’anello ferroviario.
Sul capitolo sicurezza, poi, bisogna dire chiaramente che la Capitale è una città fortemente insicura dove i reati sono in crescita. E se Rutelli racconta di aver chiuso i campi rom, si dimentica che negli anni ’90, durante il suo primo mandato, la presenza dei nomadi diventò sempre più consistente, assumendo dimensioni preoccupanti. Nell’ottobre ’95 l’allora sindaco annunciò un censimento generale “per fare in modo che tutti i nomadi risiedano in aree certe e controllate, nelle quali potrà accedere solo chi è in possesso di una tessera con foto”. O ancora, nel settembre’95 dichiarò: “La giunta comunale non bloccherà il suo lavoro di riordino dei campi nomadi” e si arriverà nell’arco di qualche anno “al numero chiuso”. Anche qui un nulla di fatto e, se la situazione non fosse tragica, ci sarebbero da ridere a rileggere tutte le dichiarazioni fatte in quegli anni.
Andando avanti in questa sorta di Rutelleide, quello che oggi fa il paladino dei romani è lo stesso signore che ha portato strisce blu e quindi multe per fare cassa, insieme alla Ztl in città. Su questo capitolo, una nota dolente per tutti i cittadini, basta dire molto poco per rendere l’idea. L’Urbe è una delle città più multate d’Europa, ogni romano ha sul capo 91 euro di multa, il Campidoglio ha dovuto fare dietrofront, grazie al Pdl, sulla pazzia delle ipoteche sulla casa e i fermi amministrativi. Per non parlare delle multe illegittime, le cartelle pazze e le irregolarità delle sanzioni. Un gran bel modo per fare soldi. E i romani pagano.
Sull’emergenza casa, Rutelli riesce a dare il meglio: promesse di nuove costruzioni e lamentele sui “no” del centrodestra al Piano regolatore (Prg). Il vicepremier di Prodi, però, si dimentica di dire che l’edilizia popolare a Roma è una farsa ed è stata prevista nel Prg solo grazie ad una variante voluta dal gruppo di An. Il duo Rutelli-Veltroni non ha fatto nulla: le assegnazioni vengono ancora fatte con un bando che risale al 2000, ancora non sono state individuate le aree sui cui costruire i nuovi alloggi e molte case sono state praticamente regalate alle occupazioni e a improbabili emergenze di Action e amici vari.
Rutelli inoltre si dimentica di raccontarci che è stato condannato dalla Corte dei Conti per l’elargizione di consulenze d’oro in Campidoglio, vizietto che poi sembra tornare al ministero, visto che la magistratura contabile ha appena bloccato 35 nomine di dirigenti dei Beni culturali, generando così il caos. Per non parlare della distruzione del Gianicolo per un parcheggio inutilizzato, lo scempio degli ascensori al Vittoriano, lo sfregio all’Ara Pacis, l’attentato alla bellezza del Pincio. Fino ad arrivare ai 45 milioni di euro buttati per “italia.it”, un sito internet che avrebbe dovuto dare lustro all’Italia e che, invece, fu un biglietto da visita negativo per il nostro Paese. Serve qualcos’altro per capire chi è veramente questo signore?

Tag:

6 Risposte to “L’eredità di Rutelli”

  1. malatempor@ Says:

    “Rutelli inoltre si dimentica di raccontarci che è stato condannato dalla Corte dei Conti per l’elargizione di consulenze d’oro in Campidoglio”
    io insisto ma spero che all’ultimo faccia a faccia a Matrix, tra le altre cose, Alemanno ritiri fuori questa storia.
    Aspetterei la probabile replica stizzita ed indignata di Rutelli che dirà, come ha fatto a Ballarò, che sono cose non vere, dopodiché chiederei di poter parlare, tirerei fuori la copia della sentenza della Cassazione, la darei per conoscenza a Mentana e la leggerei a tutti.
    Poi vediamo se cicciobello avrà il coraggio di dire che sono tutte bugie o che si mistifica la verità.

  2. romain Says:

    tutto giusto, ma ricordiamoci al ballottaggio di mettere la croce solo sul nome di Giovanni Alemanno, non anche sul simbolo del partito, pena nullità del voto. E inoltre, ricordiamo a tutti che si vota anche lunedì 28.4.08, oltre che domenica 27.4!!

  3. RUMUALDO Says:

    Vorrei che il sig.Alemanno mi rispondesse ad alcune perplessita’, 1) la sua campagnna elettorle si e’ svolta all’insegna della sicurezza e a denigrare l’avversario, di punti concreti da lei non ne ho sentiti, ma ha un programma per gestire questa complicatissima citta?2) dopo 5 anni di Storace (suo compagno di merende) ci troviamo a pagare una imposta regionale e comunale raddoppiata x un’ammanco alle casse regionali di circa 10miliardi, il sig. berlusconi toglie l’ICI e ne sono fierissimo, ora chiedo ma chi paga? o meglio dove si trovano i soldi x far fronte ai innummerevoli servizi che una citta comporta? 3) non le pare un’ipocrisia ricordare Salvo D’Aquisto morto nell’era del nazifascismo di cui lei ne e’ un autorevole esponente? 4) uno dei suoi slogan e’ “voglio uno stadio x la roma e uno per la lazio” ma non le sembra che c’e’ ben altro qui a Roma anziche’ fomentare altri scontri nei giorni delle partite?ne avrei molte di perplessita’ ma mi fermo qui ….Grazie

  4. Romano Says:

    Rumualdo, provo a risponderi. 1) In campagna non era Alemanno a denigrare l’avversario, casomail il contrario… anche a Ballarò Rutelli non ha fatto altro che denigrare esplicitamente, con battutine e parlando sopra all’avversario, cosa che non è mai successa nell’altro verso. 2) Così confondi le cose: che c’entra l’imposta comunale con la regione? Quella recapitala a Uolter. L’ICI verrà tolta solo con copertura finanziaria, ma quello non riguarda Roma bensì il Governo (altra tua confusione). 3) La politica comprende ipocrisia e cambiamenti. 4) Lo stadio non è una priorità.
    Neanche Rutelli ha detto gfranché sul programma, a parte tirar fuori braccialetti antiviolenza e nasconderli subito dopo. Ah no, ha fatto un’altra cosa: ha elencato come realizzazioni una serie di progetti per lo più finanziati dallo Stato e ancora ben lontani dalla realizzazione se non addirittura “virtuali”.
    Scusami, ma proprio non mi sembra, questo, il modo di presentare i fatti.

  5. alemannovincitu Says:

    In ogni caso sul sito di Gianni Alemanno è pubblicato il documento del “Patto con Roma” con tutti i punti del programma di cui Alemanno ha discusso con la gente e tra la gente durante la campagna elettorale.

    http://www.alemannosindaco.net/

  6. antonio Says:

    rumualdo la campagna dei sinistri è stata un attacco continuo al neo sindaco di roma gianni alemanno…ecco la vera sconfitta….A ROMA AUMENTA LA MONDEZZA GLI EXTRACOMUNITARI ILEGALI IL DEGRADO E SOPRATUTTO LA SICUREZZA DEL CITTADINO…E’ BRUTTO PENSARE CHE UNA NONNINA ESCA DI CASA PER POI NON RIENTRARE PIU’….BASTA…ORA BASTA….VOGLIAMO ORDINE E DISCIPLINA…NON SI PUO’ VIVERE CON LA PAURA DI VIVERE….ALEMANNO FARA’ BENE E CREDO ABBIA CAPITO IL VERO PROBLEMA A ROMA….RUTELLI E LA SA CARA MOGLIE GONFIA DI SOLDI DEI ROMANI TORNASSE A GIOCARE A FRECCETTE NELLA SUA VILLA LUSSUOSA INSIEME A VELTRONI E PRODI…

Lascia un commento