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Gianni Alemanno: “Tocca ai romani infrangere gli schemi”

aprile 17, 2008

Ora è il tempo di mobilitarsi!

Inutile nascondere la soddisfazione.
Il successo della coalizione che sostiene Gianni Alemanno al Campidoglio costringe al ballottaggio. Lui, il candidato sindaco, che è riuscito a far ripiegare Francesco Rutelli e la sua unione multicolore, sorride e dice: “Il dato è straordinario, ora è il tempo della grande mobilitazione”. Gioia, certo, per un risultato dirompente, uno tsunami che ha travolto come mai prima la Capitale. Ma il dato che al candidato del Pdl piace di più sottolineare è un altro, perché fa parte della sua originaria scommessa: “I romani ci hanno capito, il nostro messaggio è stato percepito. Il voto è per la città, per Roma, e investe la voglia cambiamento che è nell’aria da tempo”. E il fatto che Roma si è sempre dimostrata “una città indipendente” (come Alemanno aveva precisato alla vigilia delle Politiche) è la prova del successo.
Secondo punto. Il voto favorevole al Pdl evidenzia un secondo dato: che la demonizzazione dell’avversario messa in atto dalla sinistra (allude ai manifesti sulla lega nemica di Roma) è “clamorosamente fallita”. Ora si prosegue, spiega nella conferenza stampa mentre fa il punto della situazione con i cronisti. Come? “Con la forza del nostro programma, chiaro e preciso, spiegheremo ancora il Patto con Roma, quello firmato a Corviale, nella più abbandonata periferia, e, ancora, con trasparenza e partecipazione”. L’idea che ha in mente, in fondo, è quella di sempre: una campagna elettorale partecipata, come aveva detto dall’inizio, tra la gente, tra i romani. Dalle periferie al centro a parlare con i cittadini. Per questo Alemanno apre a tutte le categorie, nessuno escluso. Anche agli elettori di sinistra “affinché si schierino dalla parte del cambiamento per rompere con uno stanco continuismo”. Così, certo che l’affluenza al prossimo ballottaggio sarà fondamentale, invita tutti i cittadini ad andare a votare.
Brilla anche il risultato della Provincia. Alfredo Antoniozzi ripercorre: “Ci davano per spacciati, con Zingaretti in testa e abbiano visto cosa è accaduto, la grande partecipazione al voto è un altro indice chiaro”. Determinato e tonico Alemanno ribatte a Rutelli che lo invita a farsi affidare un ministero per risparmiare il primo turno. Gli risponde così: “Beh, ognuno ha le proprie gerarchie di valori”. Non si nasconde Alemanno e chiede molti faccia a faccia, perché è giusto che i romani capiscano le differenze, tiene a precisare, “e non farli è un’offesa per i romani”. “Mi rivolgerò a Mentana, Floris, Vespa per avere un confronto con Francesco Rutelli. È arrivato il momento di parlarci in faccia, i cittadini devono ascoltare le varie proposte”.

Rutelli: pirateria sul web? Si, no, forse…

aprile 5, 2008

Perfino l’Unità qualche dubbio se lo è posto, forse conoscendo Rutelli e il suo vizio di cambiare idea ogni 5 minuti. Così com’è stato prima verde, poi radicale e mangiapreti, poi baciapile, così nel giro di qualche anno l’ex-vicepresidente del Consiglio ha cambiato radicalmente idea sul diritto d’autore e sul pirataggio di film, musiche e testi da Internet.
Il 26 settembre 2006 , durante gli Stati generali dell’Editoria, annunciò, assieme al sottosegretario di Prodi, Ricardo Franco Levi, l’istituzione di un Comitato antipirateria e per la tutela della proprietà intellettuale.
Il 27 febbraio 2007 sollecitato da un’interrogazione parlamentare con la quale veniva sostanzialmente accusato di dormire sul problema replicava, con il suo consueto giro di parole doroteo, che “vi sono problemi gravi di violazione del diritto d’autore, derivanti dall’utilizzo non corretto delle nuove tecnologie (Internet), dalle pratiche di file sharing, attraverso cui possono essere scaricati film e musica, in violazione dei diritti degli autori”.
Qualche giorno fa inaugura con frasi vibranti all’Accademia di Santa Cecilia, una tecnologia antipirati, il progetto europeo Axmedis, per difendere dal saccheggio, film, musiche e testi digitali.
Il 3 aprile l’ennesima capovolta elettorale: “non dobbiamo demonizzare – dice l’aspirante sindaco strizzando l’occhio alla Generazione X – i giovani che navigano in Internet, condividono video su YouTube o fanno pirateria in rete scaricando musica e film”.
L’Unità da la notizia con involontaria ironia: “se le agenzie di ieri non hanno distorto il messaggio, conviene raccogliere e festeggiare per questo la dichiarazione di assoluzione pronunciata da Rutelli”. Che su YouTube, in effetti, ha un certo seguito. Gli esilaranti video in cui viene sbertucciato e preso in giro per il suo inglese maccheronico “plis came in auar cauntri…” sono stati cliccati 160.000 volte. La Generazione X non lo voterà. Ma in compenso l’ha eletto fra i personaggi più ridicoli su Internet.

Cercavamo una foto e abbiamo trovato QUESTO 🙂