La settimana della Cultura anticipata di due mesi per far colpo sui romani.
Il ministro sponsorizza se stesso come candidato sindaco con i soldi pubblici.
Le ultime cartucce da ministro. Rutelli le sta tentando tutte per conquistare nuovamente lo scranno più alto di Roma. Così il titolare uscente del dicastero dei Beni Culturali ha deciso di anticipare la X edizione della “Settimana della cultura”. Oltre 200 eventi gratuiti o a prezzo agevolato in tutto il Lazio (1.800 in tutta Italia). La manifestazione si svolgerà dal 25 al 31 marzo con due mesi di anticipo, come ammesso dallo stesso Rutelli.
“Abbiamo anticipato di due mesi la manifestazione per dare una mano alle imprese turistiche e per favorire il turismo culturale”, la giustificazione del ministro nella conferenza stampa di presentazione di ieri mattina. Ma la sensazione è che abbia voluto sfruttare l’evento per un battage pubblicitario a costo zero a due settimane dalle urne. L’iniziativa, infatti, coinvolge non solo tutti i luoghi d’arte statali (musei, monumenti, aree archeologiche, biblioteche e archivi), ma anche i cinema: il 27 marzo in tutte le sale che aderiscono all’iniziativa l’ingresso costa 1 solo euro.
“L’anticipazione della settimana della Cultura – ha commentato il deputato del Pdl e portavoce del comitato Alemanno sindaco, Fabio Rampelli – ha una sola faccia: quella elettorale. Non si può spiegare altrimenti l’avvio con due mesi di anticipo dell’appuntamento deciso dal ministro Rutelli, candidato sindaco di Roma”. “È davvero inopportuno e di cattivo gusto – ha concluso Rampelli – approfittare del doppio ruolo per gestire Roma e il suo patrimonio come fossero il salotto di casa sua. Da notare poi che i prezzi calmierati per l’ingresso ai musei gravano sulle tasche dei romani che pagano per intero attraverso le tasse le scelte elettorali dell’aspirante sindaco”.
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